Obiettivi e campo d’azione dell’Osservatorio

Il progetto si pone come obiettivo generale la messa a disposizione dei soggetti interessati (governo nazionale, governi regionali, finanziarie pubbliche, enti di ricerca, agenzie di sviluppo, parchi scientifici) di informazioni, dati, analisi, rapporti utili alla loro attività di programmazione e pianificazione.

A seconda delle risorse umane e finanziarie attivate dall’Osservatorio e sulla base delle proposte provenienti dai committenti delle ricerche, l’oggetto di studio dell’Osservatorio verrà scelto all’interno di un ampio ventaglio di opportunità di ricerca, che può essere qui sintetizzato in base a due grandi campi di intervento: il primo è di tipo territoriale, il secondo attiene alle metodologie/ambiti di studio.

Per quanto riguarda il campo d’azione territoriale dell’Osservatorio, esso è molto vasto, essendo riferibile a tre ambiti spaziali, ben distinti ma sicuramente complementari tra loro.

Il primo ambito si riferisce all’Area Science Park, che comprende tanto le imprese interne al Parco che quelle che hanno attivato rapporti con tale istituzione. A questo livello le analisi potranno riguardare sia le imprese che si rapportano al Parco, studiando, per esempio, le determinanti della nascita e dello sviluppo, il fabbisogno tecnologico e finanziario, la valutazione dei servizi offerti dal Parco (analisi di customer satisfaction), sia lo stesso ente Area Science Park, con riferimento, per esempio, alle metodologie di valutazione dell’impatto dell’attività del Parco, delle esternalità tecnologiche, dei progetti tecnologici da finanziare, ecc. In questo ambito territoriale l’Osservatorio produrrà ricerche aventi una forte valenza "operativa", e cioè utili per la programmazione dell’attività del Parco stesso.

Il secondo ambito concerne il resto del territorio regionale, potendo formulare progetti di ricerca che riguardano l’ambito regionale, quello provinciale o quello distrettuale. Ovviamente, per non sovrapporsi alle iniziative già avviate dagli istituti di ricerca locali, come Università e Camere di Commercio, si tratta di supportare i policy maker locali con strumenti di analisi dell’economia locale che traggano spunto dal concetto di impresa innovativa e di sistema innovativo locale.

Il terzo ambito di intervento riguarda l’intero paese, nel senso che manca ancora in Italia un osservatorio che censisca ed esamini le piccole imprese innovative nel loro complesso. In questo ambito si può proporre di effettuare un censimento delle piccole imprese operanti in Italia nei settori ad alta tecnologia, con risultati confrontabili con analoghe iniziative effettuate in Germania, Francia e Gran Bretagna. Elaborando i dati di tale censimento potranno emerge confronti interregionali, che potrebbero essere approfonditi su alcune realtà molto "vicine" ai partner dell’Osservatorio, come il Piemonte, il Veneto, la Lombardia e, ovviamente, il Friuli Venezia Giulia.

Oltre all’ambito spaziale, che come abbiamo visto è sufficientemente vasto da comprendere sia il contesto locale che quello nazionale, possiamo indicare un secondo campo di indagine dell’Osservatorio che è formato da linee di ricerca attivabili orizzontalmente su qualsiasi tipologia di territorio venga considerata:

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monitoraggio e valutazione delle politiche pubbliche per l’innovazione e per la nascita di nuove imprese high-tech.

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studio delle infrastrutture per l’innovazione, quali i centri di servizio e i Parchi Scientifici e Tecnologici, (analisi del loro impatto economico, della customer safistaction delle imprese clienti, ecc.).

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analisi qualitativa sulle determinanti della nascita delle nuove imprese high-tech, con particolare riferimento agli aspetti relativi ai finanziamenti e all’acquisizione delle competenze imprenditoriali e tecnologiche.