Breve storia della Sezione di Ricerca

I ricercatori afferenti alla sezione di ricerca ‘Istituzioni e politiche per la scienza e la tecnologia’ di Roma del Ceris provengono tutti dall’Istituto di studi sulla ricerca e documentazione scientifica (Isrds) del Cnr, fondato nel 1968 da Paolo Bisogno e da lui diretto fino alla sua scomparsa (1999).

Nella sua più che trentennale attività l’Isrds, sotto la direzione di Paolo Bisogno, ha svolto un’attività interdisciplinare, trattando non solo temi attinenti alla politica scientifica e tecnologica, ma anche alla documentazione e informazione scientifico-tecnica. Infatti, ha approfondito lo studio di alcuni settori, ha promosso iniziative (in primo luogo in campo documentario) e avviato ricerche in ambiti trascurati, anche se distanti dal nucleo delle discipline perseguite istituzionalmente, che successivamente hanno potuto essere affidate a chi ne aveva capacità e competenza (un esempio è dato dagli studi sulla telemedicina).

La ristrutturazione del Cnr ha portato, nel luglio 2001, alla trasformazione dell’Isrds in Istituto di studi socio-economici per l’innovazione e le politiche della ricerca (Ispri), di carattere sperimentale, e ad accorpare l’Isde di Milano. La chiusura dell’Ispri, avvenuta nel febbraio 2003, ha indotto il personale (in particolare i ricercatori) a confluire in Istituti diversi, secondo le rispettive specializzazioni. Un gruppo di ricercatori ha privilegiato l’afferenza al Ceris ed ha costituito la sezione di ricerca su citata.

Non pochi temi su cui verte l’attività della Sezione fanno parte del piano di ricerca previsto dallo statuto dell’Isrds. Fra questi si rammentano i seguenti:

  • studi sulla politica della ricerca scientifica, la sua organizzazione, le correlazioni tra ricerca e progresso tecnico, ricerca e progresso sociale;
  • studio dei problemi che formano oggetto della relazione annuale sullo stato della ricerca scientifica e tecnologica in Italia;
  • studi sulle metodologie della documentazione e sull’informazione scientifico-tecnica.

Intorno al primo di questi temi, nel corso degli anni, sono stati avviati studi e rilevazioni sulle risorse finanziarie e umane per la ricerca scientifica e tecnologica condotta nel Paese, studi sugli indicatori della scienza e tecnologia, sul personale di ricerca, sul comportamento dell’operatore pubblico. L’approfondimento e l’ampliamento di questo insieme di tematiche ha portato a collaborare con il Ministero della ricerca scientifica e tecnologica – oggi Miur – ai fini della redazione del Rapporto sulla ricerca scientifica e tecnologica in Italia nel 1991 e 1994 e a contribuire all’elaborazione dei Piani triennali.

L’Istituto ha perseguito parallelamente studi sull’innovazione della comunicazione scientifica, in particolare sul sistema della diffusione dell’informazione.

Nel corso di questa lunga attività, l’Istituto ha formato diversi ricercatori, ha esteso le relazioni e le collaborazioni con amministrazioni e istituzioni in campo nazionale (innanzi tutto organi del Cnr, enti di ricerca e amministrazioni dello Stato, ma anche amministrazioni regionali e altre istituzioni, commissioni quali la Commissione di bioetica del Cnr, Comitati quali il Civr) e di altri paesi, con organizzazioni internazionali (si citano per esempio Ocse, Ue, Eurostat, Unesco, Esf).

Il primo nucleo di temi – alcuni dei quali sono attinenti e/o complementari all’attività del Ceris - è stato aggiornato ed integrato. Su di essi opera attualmente un gruppo di sette ricercatori che ha costituito la sezione specializzata e dispone di competenze articolate su diversi aspetti: istituzioni pubbliche di ricerca, politiche scientifiche e tecnologiche, misurazione della diffusione dell’informazione scientifica, accesso e circolazione della conoscenza scientifica e tecnologica, trasferimento delle conoscenze, etica della ricerca.