Gran parte del dibattito recente sulla situazione economica italiana è ruotato attorno ai temi del declino e della perdita di competitività internazionale e dalle possibili ricette di politica economica. Va tuttavia rilevato che dapprima timidamente, ma poi via via più consapevolmente si è ricominciato a parlare di politica industriale. Questo argomento che sembrava soppiantato dalle politiche  di regolazione del mercato ha quindi ritrovato una sua centralità e sarà il tema di fondo del convegno de “l’industria” che sarà organizzato a Moncalieri (Torino) dal Ceris-Cnr in occasione del suo 50° anno di vita: non a caso una delle relazioni di apertura è stata affidata a Elie Cohen con un  titolo emblematico “Il ritorno della politica industriale”. 
      Per poter riprendere un’iniziativa di politica industriale occorre tuttavia avere una visione più chiara e meno stereotipata del sistema industriale italiano, ma anche ritornare con gli strumenti tipici dell’economia industriale a studiare in modo approfondito i cambiamenti che pure si sono verificati nella struttura industriale nel nostro paese, le nuove strategie emerse nei settori tradizionali, i nuovi assetti  organizzativi assunti dalle imprese in questi anni. Per questo le due sessioni parallele saranno dedicate rispettivamente ai nuovi protagonisti, cioè essenzialmente ai nuovi settori a tecnologia avanzata, e ai vecchi protagonisti che attraverso cambiamenti nell’organizzazione e nelle strategie d’impresa sono riusciti a mantenere un ruolo importante nel contesto competitivo mondiale.
      Creazione di nuove imprese innovative e rafforzamento dei settori tradizionali sono sicuramente due obiettivi di politica industriale, il cui raggiungimento è tuttavia condizionato da una serie di altri elementi di contorno che saranno analizzati nella sessione finale e che possono essere ricondotti essenzialmente al sistema delle infrastrutture ed al sistema finanziario. Una nuova attenzione infine da parte degli economisti industriali alla piccola e media impresa con le sue caratteristiche, positive e negative, può aiutare non poco nell’impostare una nuova politica industriale